...l'essenza del sentimento religioso sfugge a qualsiasi ragionamento ... a qualsiasi ateismo. C'è in esso qualcosa d'inafferabile, e sarà eternamente inafferabile, c'è in esso qualcosa su cui gli atei sorvoleranno sempre, parlando eternamente di un'altra cosa. ( Dostoevskij - L'Idiota)
 
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 1- Decimi 
13- Dormire 
14- Fede 
monetine
 
Intelligenza. Essere bravo nelle varie attività umane? Sì. E ti paragoni agli altri. In matematica, per esempio. Ti rammarichi per ciò che non hai e non apprezzi ciò che hai. Il giorno in cui ti accorgi che alcuni considerano con sofferenza le qualità che hai tu ed essi non hanno, cominci ad apprezzarti e a goderti i tuoi decimi di talento.
     
 
DECIMI 
 
Ti chiedo perdono, 
Signore, 
se desidero l'intelligenza. 
Potrei contare i decimi di talento 
che mi hai dati. 
Eppure tante volte desidero 
un talento intero. 
Tu dai quanto vuoi 
e a chi vuoi, 
ma il mio occhio 
guarda spesso nella mano del vicino. 
E io mi sento povero 
e non so godermi 
i miei decimi di talento. 
                                  
                                               1963 
 
 
 
        
          
 
                    
 
 Volere è potere? Ma cosa puoi fare di 
  più se la stanchezza ti accascia e 
  il sonno ti riempie la testa di ronzii? 
  Lo spirito può essere pronto, ma il 
  corpo lo condiziona. 
  Basti al giorno trascorso la sua pena. 
  E così sia. 
 
 
 
 
 
 
 
 freccia ridottiss 
 
 
 
VOLERE 
 
Ti chiedo perdono, 
Signore, 
se mi faccio blandire 
dalla pigrizia. 
I miei occhi cascano 
dal sonno 
e io mi dico: 
Domani starò sveglio. 
Ma oggi è già domani 
e ho dimenticato 
la promessa di ieri. 
I miei occhi cascano 
dal sonno. 
Ma domattina 
ne sarò amareggiato. 
                                
                                          1963 
 
 
 
 
 
 
 
 
Terra, acqua, aria, fuoco. 
Gli elementi costitutivi dell’universo.  
Tutti necessari. 
Specialmente l’acqua. 
Che meraviglia l’universo! 
Grazie, Dio, che crei ogni giorno tutte le cose… 
 
 
 
 
 
 
freccia ridottiss 
 
 
 
ACQUA 
     
Ti ringrazio, 
Signore, 
per questa pioggia 
che viene a riempire 
i nostri serbatoi 
quasi vuoti 
dopo l’arsura dell’estate. 
Ti ringrazio per questa pioggia, 
che cade allegramente 
con milioni di spruzzi 
sulle mattonelle 
del marciapiede  nuovo. 
E le luci al neon 
si specchiano 
e dipingono 
quadri impressionisti. 
 
                                    1963
 
 
 
 
 
 
  
Dio c'è. 
Da alcuni anni questa scritta compare un po' dovunque. Mi piace pensarla come la testimonianza di qualcuno che ha scoperto la "cosa ovvia". Così ovvia che quasi tutti la danno per scontata. Come la luce del sole. Come la terra che gira su sé stessa. Come il cuore che batte nel petto. 
Ogni tanto la "cosa ovvia" diventa "cosa rivelata". Un colpo di fulmine a ciel sereno, eccezionalmente sereno. Ma è un istante. Poi si ricade nella "cosa ovvia": Dio c'è. 
Come gridare al mondo la scoperta? 
La scrivo. La scrivo sui muri. Sui segnali stradali. All'ingresso delle gallerie... Prima che si cancelli dalla mente. 
Ognuno nella vita riceve il suo colpo di fulmine. Molti lo ignorano. La maggior parte lo dimentica presto. 
Io il mio non voglio dimenticarlo. 
 
freccia ridottiss 
 
 
 
       OLTRE 
 
Il cielo è in fiamme. 
Anche stasera 
hai versato 
i colori inimitabili 
della tua tavolozza 
con genio senza limiti. 
La mia mente si ferma 
sulla linea bruna della collina 
punteggiata dalle prime 
tremule luci, 
fuggevoli riflessi di rubini: 
e più non va oltre… 
Dove il celeste 
si fonde col vermiglio, 
io t’intravedo, 
Dio, 
e non ti comprendo 
                              
                                         1964
 
 
 
 
   
 
La vita è un dono.  
Ma un dono pesante, Signore.  
Hai creato l'uomo e poi l'hai lasciato " in balìa del suo proprio volere". E' già così difficile scegliere come vivere, ma su tutti poi incombe la certezza della fine. Alcuni non resistono a tale angoscia e anticipano il momento volontariamente. Stabiliscono da sé l'ora e affrontano l'evento senza preparazione. Invece la natura del dono della vita è tale che bisogna essere preparati senza sapere l'ora. Come Concettina, che, raggiunti gli ottanta, si prepara a modo suo. 
 
 
freccia ridottiss
 
 
 
STELLE 
 
Ho preparato tutto: 
l’involto con i panni, 
il gruzzolo 
per le spese urgenti. 
Ho detto addio 
a tutte le speranze. 
Ho smesso di pensare al domani. 
Ogni sera mi soffermo 
a guardare le stelle… 
Non ho che da attendere
 
                     febbraio 1964
 
 
 
 
  
 
 
 
 
 
 
Il dubbio è legato a fil doppio al pensare. Siamo condannati a dubitare: sempre e di tutto. Neanche le certezze degli scienziati sfuggono alla regola. Al punto che il dubbio si può considerare motore del progresso. 
Figuriamoci la fede in Dio! 
La Fede è certezza basata sulla Speranza. Ma la speranza si regge su gambe di gomma. Che vacillano. Ma il desiderio di sperare non si esaurisce mai. 
La speranza promuove la ricerca: chi desidera sentire la presenza di Dio, deve cercarlo.  
Trovato?  
Puoi perderlo. 
E si ricomincia daccapo. Ogni giorno. Ogni momento.  
Trovato?  Trattienilo. Pregalo di rimanere. 
Anche a costo della vita. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
BASSE VOLTE 
 
Una vita 
ho camminato con Te 
come cieco 
dubitando. 
E' stato un attimo: 
Ti ho intravisto. 
E ora vuoi lasciarmi 
sul far della sera? 
Rimani. 
Ripeti ancora: - Effeta -. 
Tutti 
tutti stanchi siamo 
di brancolare 
e di tentare vie incerte. 
Abbiamo rotta la schiena 
a camminare 
sotto le basse volte 
e la testa ci duole 
per i continui colpi. 
I nostri pensieri 
non vanno  
oltre l'arco del cranio 
e come prigionieri 
piani di fuga 
almanacchiamo 
dalle prime ore 
alle ultime lame di sole 
della sera. 
Quanti sono  
ad aver fame di pane? 
Noi mangiamo 
ogni giorno, 
ma la nostra fame 
è senza fine. 
Rimani. 
Non più 
domani di tenebre. 
Mentre sei qui 
ferma la vita. 
 
                          1968
 
 
 
 
  
 
Questo pianeta è abitato da ciechi. Ciechi dalla mente superiore non sorridete  con scherno. Siete ciechi come me. Come tutti. Il modo di camminare dei ciechi è noto: I loro occhi spenti sono rivolti verso l'alto, perché la luce è il sole. Essi non avvertono più la luce sulla retina, ma nella testa hanno l'dea della luce: anche i ciechi nati. 
L'dea di Dio nasce con noi, come l'idea della luce. Dio non si dimostra, come pretendono i matematici. Dio è. Nelle sue opere.  
 
 
 
 
 
freccia ridottiss
 
 
 
 
INFINITO 
 
Oggi 
ho trapiantato un fiore 
e ho pensato a Te, 
Signore, 
ho coccolato un bimbo 
e nel suo sorriso 
ho visto Te. 
 
I miei giorni  
tremano 
come stelle lontane 
e io 
non sono certo 
di giungere 
a vedere la sera. 
Ma il pensiero di Te 
riempie le mie ore 
di senso oscuro 
dell'infinito. 
 
                              1980
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
freccia ridottiss 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
freccia ridottiss 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
freccia ridottiss 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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freccia ridottiss 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
freccia ridottiss 
 
 
croce con sole 
 
 
COLLOQUI ASSURDI 1982 
davanti a un tabernacolo 
assurdo. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angelo3 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
GIUDA 
 
Gesù, ti abbiamo seguito fino al Getsemani. E' già tanto, a noi sembra. E' segno che proviamo interesse per te. Inoltre sentiamo che nel cenacolo non ci hai rivolto alcuno sguardo di rimprovero: non ci sentiamo Giuda. Anzi, non riusciamo a capire bene la storia di Giuda. 
Ma è sicuro che dopo aver vissuto con te, abbia potuto sparlare e tramare alle tue spalle? Te lo confessiamo: questa storia non la capiremo mai... Dentro sentiamo serpeggiare la paura... Eppure non vogliamo avere paura.  
 
                                 
    
LIBERTA' 
 
"Non quello che io voglio, ma quello che vuoi tu"  dicevi. 
E' come se tu, Dio da Dio, ti sentissi oppresso dalla condizione di uomo, oppresso dalla libertà. Ora lo sai che per noi uomini la libertà è un peso... 
Sarà anche un dono. Ma è un dono difficile da amministrare. La nostra libertà è un rischio. Adamo lo sperimentò a sue spese. E anche Giuda. E tu nel Getsemani c'insegni che possiamo liberarci del fardello, come facesti tu: "non quello che io voglio, dicevi al Padre, ma quello che vuoi tu". 
 
 
 
DORMIRE      
 
Gesù, è veramente deplorevole vedere i tuoi discepoli cadere dal sonno, mentre tu sudi sangue. Fossero stati essi condannati a morte... non sappiamo se avrebbero avuto voglia di dormire...!  A meno di non essere incoscienti. 
Signore, noi che assistiamo a questa tragedia, in cui siamo coinvolti, proviamo pena per te, ma, perdonaci, non sentiamo disprezzo per i tuoi discepoli: essi ci fanno tanta tristezza. Forse perché noi siamo più vicini alla loro umanità di quanto non siamo vicini alla tua. E nemmeno tu, d'altronde, li rimproveri; anzi tu sofrri per loro. Tu sai, come uomo, che dovrai patire la croce. Ma come Dio sai che ti aspetta la Resurrezione. Essi invece... Essi, come noi, devono "aver fede" nella resurrezione tua, oltre che nella  propria. Essi hanno la fede più o meno zoppa. Tu hai la certezza. 
Ma per queste cose, noi confidiamo nella tua perenne misericordia. 
 
 
 
FEDE        
 
Signore, tu hai parole di vita eterna. Siamo raccolti davanti alla tavola della tua cena per ascoltarti. Molte tue parole ci sfuggiranno. Spesso i nostri pensieri andranno per conto loro. Ci conosciamo bene. Ma tu ci conosci ancora meglio. 
Hai detto "chiedete in nome mio e otterrete". Non ci sono nuove queste parole. Sono quasi duemila anni che i cristiani chiedono. Come mai, non diciamo tutti gli uomini, ma almeno essi non sono più giusti, più caritatevoli, più umili? 
Hanno essi chiesto queste cose? 
Perché non le hanno ottenute? 
Eppure essi " hanno creduto ".  
Hanno creduto? 
Non c'è dubbio, Signore, molti hanno creduto e dicono di credere in te. 
Ma in realtà c'è stata poca fede. C'è poca fede. 
Tu stesso hai rimproverato i tuoi discepoli più volte. "Uomo di poca fede"  dicevi a Pietro che affondava nel lago, mentre tu gli tendevi la mano. E lo stesso Pietro ti negò poco prima della tua morte... 
 
 
     
DESIDERIO DI CREDERE 
 
Eppure i tuoi discepoli vivevano a tuo contatto! 
Non c'illudiamo, Signore.  
Se in questo momento il tuo tabernacolo s'illuminasse e il tuo volto umano ci sorridesse e anche se tu passeggiassi fra noi toccando le nostre fronti... dopo un po' noi dubiteremmo... 
Perdonaci, Gesù, anche tu hai dubitato un po' nel Getsemani. "Lo spirito è pronto - hai detto - ma la carne... 
Vedi, siamo oppressi dalla nostra natura. Ma poiché tu ce lo dici, ci facciamo coraggio. Non possiamo rimproverare a noi, oltremodo, la nostra debolezza, Ciò ci accascerebbe. Ci toglierebbe la speranza. 
Noi ti chiediamo di aiutarci a sopravvivere alle nostre debolezze. Non siamo capaci di camminare sulle acque come te...          Ma ti preghiamo, concedici questo: 
può bastare il nostro desiderio di credere? 
 
 
 
 
 
MI PIACEREBBE 
 
Mi piacerebbe, Signore, 
trascorrere questo poco tempo 
pensando solo a Te. 
Mi piacerebbe intuire 
come fai 
a essere racchiuso 
in quel bianco cerchio di grano 
e a non sentire 
la stanchezza della posizione, 
perché io non sono capace 
di stare sempre fermo in un modo. 
Mi piacerebbe, mentre ti guardo, 
non pensare 
a ciò che devo fare dopo, 
alla cena di stasera 
e al programma in televisione. 
Mi piacerebbe staccare fiori 
della prossima primavera 
e trascorrere tutto il mio tempo 
a comporre colori 
intorno al tuo tabernacolo, 
senza il timore 
di vedere sfiorire la mia vita 
alla ricerca di come camperò domani. 
Mi piacerebbe mangiarti 
e sentire che l'ostia 
ha sapore di cielo 
come la prima volta. 
Mi piacerebbe 
avere una tale amicizia con Te 
da saper parlare di Te 
in modo che molti, 
se non tutti, 
sentissero dentro il desiderio 
di conoscerti, 
senza dover ogni giorno domandarmi 
... ma chi è Gesù? 
Mi piacerebbe non pensare 
che devo morire 
così come ci pensiamo tutti. 
Mi piacerebbe, una volta per tutte, 
sentirmi dire da Te:  
<non preoccuparti più, 
la cosa non è spaventosa in sé, 
e poi certamente 
sarai con me in Paradiso>. 
 
 
 
VORREI SAPERE 
 
Vorrei sapere perché 
Signore 
in questa sera profumata  
siamo così pochi 
a riscaldare le speranze eterne 
in questa fredda chiesa di quartiere, 
dove almeno per un'ora 
nessuna triste novità, 
nessun rancore 
avvelena il desiderio di vivere. 
Vorrei sapere perché 
quel ragazzo che conosco 
ha preferito il cinema a Te; 
perché tanti bambini, 
leggeri come sospiri 
puri come aliti di cherubini, 
coccolati da tutti 
nelle loro culle di neve 
diventano uomini assassini. 
Vorrei sapere perché 
tanti bambini 
dai primi passi incerti 
teneramente amati 
diventano poi uomini odiati; 
perché tante bambine 
con gli occhi di stelle mattutine, 
profumate come bocciuoli di bosco, 
vezzeggiate come corolle 
di intoccabili fiori, 
diventano poi donne senza nome, 
dagli occhi senza luce, 
come pagine sgualcite 
di un libro dai molti lettori. 
Vorrei sapere come possono 
continuare a lavorare, 
a fare la spesa, 
tirarsi sulla testa le coperte 
per cercare di dormire la notte, 
le madri e i padri di ragazzi 
colpiti a morte all'improvviso 
mentre si recano a scuola 
a sedici anni. 
Vorrei sapere come si fa più 
ad amare la vita 
e a dipingere future speranze 
su cieli azzurri 
quando hai veduto 
una sola volta 
tuo fratello piegato 
con la guancia adagiata 
in un lurido angolo 
tra strada e marciapiede 
come ad ascoltare lo scalpitìo 
dei cavalieri dell'Apocalisse. 
Vorrei sapere, Signore mio, 
dove vanno le lacrime 
dopo che il sole e il vento 
dei giorni indifferenti 
le hanno asciugate 
senza apparente traccia. 
Forse i tuoi angeli 
ne infilano collane di perle 
per lastricare il cielo 
nelle notti stellate? 
Ma non sarebbe più bello 
decorarlo di sorrisi, 
di scoppi di gioia? 
Quante cose vorrei sapere! 
E la mia vita 
si consuma nelle congetture, 
mentre i sapienti 
mi spiegano inutilmente tutto... 
Parlami Tu, nel cuore della notte 
quando l'anima ascolta 
i fruscii eterni 
e io converserò con Te, qui 
per nulla meravigliato 
del tuo armonioso silenzio, 
mentre le infinite galassie 
scandiscono gli anni-luce 
ai tuoi misteriosi cenni 
senza dolore 
ma anche senza struggente  
desiderio di Te. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
                          
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
freccia ridottiss
 
barchett rid 
 
 
Non ci sono giorni e anni. La giornata è una sola, scandita dal sole che scompare e riappare, numerata per finta dal calendario appeso in cucina. Non si fa in tempo a svegliarsi e a vestirsi, che ci si spoglia...La giornata è una sola. Ed è un po' faticosa... 
Benvenuta la sera col desiderio del riposo. 
Vorresti tornare indietro e rifare la strada, magari per imboccarne una migliore?  
Che domanda insensata per un'assurda risposta! 
 
 
 
 
 
CURIOSITA' 
 
Tornare indietro... 
perché? 
Rifare la strada 
e bambino 
calcare la sabbia 
del mare d'inverno 
cercando tesori 
tra i rifiuti della risacca? 
La stanchezza è piombo 
nelle ossa 
e la speranza è trepida 
per l'incognita. 
Tendere la mano 
e sollevare la coltre... 
E' forte 
la curiosità del nuovo: 
è l'ultimo vero amore 
della carne stanca. 
 
                               2000