Pagina aggiornata il 25 settembre 2009
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In realtà ognuno diventa poeta, quand'Amore lo tocchi (Platone-Convito)
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Come si fa a non amare i bambini?
Come si fa a non desiderare dei figli?
Chi non ama i bambini non è sulla strada dove Dio ti viene incontro.
Chi non desidera dei figli,si perde la parte più interessante dello spettacolo della vita.
Il biglietto costa caro... Ma ne vale la pena.
Il suo ricordo ti riempie la vita di un sentire inenarrabile.
ATTORI:
il Padre, una figlia, Delina, di circa sei anni, un'altra figlia, Marilena, petulante, di quattro.
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Taci, non strillare, io penso!
A che cosa?
Questi giocattoli sempre tra i piedi.
Non li voglio vedere!!
Vuoi scrivere?
Imbrattare vuoi dire.
Queste penne a sfera
lasciano segni dovunque.
Non qua dentro: fuori!
Io devo dipingere.
Coosa? Fuori a quel terrazzo?
E' pericoloso andare.
Papà, vogliamo prendere dei giocattoli.
No, la ringhiera traballa.
(E' una menzogna)
Ma questi cubetti colorati
sempre sotto i piedi...
Dov'è il trenino di legno,
che si monta pezzetto a pezzetto?
Ammuffisce là dentro,
nella cassa dei giocattoli...
Papà, perché non si può andare
fuori al terrazzo?
Via, lasciatemi un po' solo!
A far cosa? A far cosa?
Dillo Papà. Dillo...
A sognare quando sarete grandi
e io potrò stare tranquillo.
Delina dice "Kennelly"
senti,Papà,io invece dico "Kennedy"
Bugiarda. Ken-ne-dy, dico io.
Papà, Delina dice "Paolo settimo".
Non si dice,papà.
Si dice "Paolo sesto"
vero,papà?
Senti, papà,
ti voglio dare un bacio.
A me nessuno mi vuole bene.
Mi fate "innervosare".
Si dice "innervosire", Delina.
Sta zitta, tu. Cosa me ne importa?
Papà, la radio ha detto
"Leone presidente".
Il leone del giardino zoologico?
Ah, ah, ricordi, papà?
Si,si. Insomma, mi volete fare ascoltare?
E tu, pensa a mangiare!
Stasera niente gelato!
Papà, a me sì il gelato.
Ho mangiato tutto.
Brava. A te sì!
E ora fa silenzio!
Zitta, Delina, papà deve ascoltare!
Vero, papà?
Io sto zitta,vero,papà?
Sì, e mangia.
A me la fetta più grande.
Anche a me.io sto zitta,vero,papà?
Sì,e mangia.
Papà, acqua e vino.
Molto vino, poca acqua.
Basta! Basta!
E a me niente?
Sì,sì, anche a te.
Vai a riposare, papà?
Non dormi, oggi, papà?
Non vai più in ufficio?
Cosa fai in ufficio, papà?
Lavoro.
Ah, lavori.
Ma adesso smettila.
Papà, ho mangiato tutto.
mi faccio grande, grande.
Mi farò più grande io.
No, io, io.
Basta, smettetela!
Vi farete grandi tutt'e due.
Come te?
Come me.
Allora... rimpiangerò
la vostra infanzia.
luglio 1963
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L’Universo ci è ignoto. Nemmeno gli scienziati, che racchiudono ogni cosa in formule matematiche lo conoscono.
Se lo conoscessero veramente, sarebbero i primi a impazzire di gioia. Dico impazzire. Andrebbero parlando da soli e ridendo senza motivo. Andrebbero fuori di senno. Perché il meccanismo della ragione logica sarebbe rotto. La logica è la nostra forza e la nostra miseria. Dio aveva creato l’Uomo con l’istinto immediato della conoscenza delle cose. Ma l’uomo ha razionalizzato l’istinto e si è dato una logica. Ma le cose migliori sono fuori logica. Le foglie che cadono o le rondini che garriscono hanno una verità che la logica ignora. Sono fole.
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I miei occhi erano aperti
ma non vedevo il sole
e le foglie cadere frusciando
a liberare l'azzurro del cielo.
E chi si cura delle rondini
che arrivano a Primavera
e partono quando di rosso
s'accende la vite americana?
Fole degli anni verdi
dei libri di letture!
Ma oggi vedo splendere il sole
sui tappeti vibranti
di foglie e di rugiada
e tacere incantate le gronde
donde pendono
nidi vuoti di rondini.
Fole degli anni verdi
ho ritrovate stamattina
nelle ridenti immagini
del libro di lettura
della mia bambina.
ott.1968
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Sessant'anni fa. Precisi. Per me era il giorno di una svolta radicale nella mia vita ed ero felice. Di quella felicità che solo Dio può dare, in quanto Egli dona la vita una seconda volta, ma con la consapevolezza del cambiamento. Avevo trovato la mia perla: Lui.Tu invece eri oppresso da una tristezza indicibile. Eri frastornato e non sapevi cosa dirmi.Non tutti i figli volano sulle rotte segnate dai padri. Cosa può mai dire un padre, quando un figlio decide di seguire una sua strada? Per questi padri c'è un posto speciale nel cuore di Dio. Perché solo Lui può capire il loro dolore.
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In altri tempi
era il giorno più lieto
nella nostra casa.
Ma quella sera
nel vespero incolore
il tuo capo chino
nascondeva un'amarezza
a me ignota.
Un invito pulsava
nel mio petto giovane,
ma tu morivi.
E non mi voltai.
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Quando mi è nata l'ultima figlia, avevo già imboccato la strada della cosiddetta maturità.
"I figli si fanno quando si è giovani" sentivo dire dalla mia vecchia madre quando le affidavano per un po' di tempo i nipotini. Quando la mia "figlietta" è giunta, ho cominciato a capire il senso di quell'accorata espressione. Per allevare bambini ci vuole pazienza. Per la pazienza è necessario anzitutto il vigore. Che, si sa, con gli anni...scema. Ma quando si tratta dei propri figli, la situazione si complica. Non è necessario un trattato di psicologia per comprendere le preoccupazioni di un genitore maturo con un figlio piccolo... Un vecchio rondone ha l'ansia di insegnare il volo alla rondinella. Le rondini sono il simbolo della Primavera. Ma la primavera del rondone non è più la primavera della rondinella...
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Se ne vanno tutte
le rondini
ed è quasi inverno.
Non posso pensare
ai garriti
alle corse pazze
tra i fiori di pesco:
mi sento morire.
Su, dammi la mano,
figlietta,
ti condurrò
sulla cima del mondo
e voleremo insieme
i miei ultimi voli.
Non aggrapparti troppo
al mio braccio:
tu sei piena di timore
ma io sono stanco.
Su, librati,
non cadrai,
distendi le braccia
apri gli occhi al cielo
e garrisci
tra le rondini
della tua primavera.
Io mi siederò qui
e aspetterò l'ultima rondine
della mia primavera.
maggio 1977
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STRALI
Secondo una bella canzonetta napoletana, gli occhi delle donne "ragionano". Ci sono diversi modi di "ragionare" E' il destino delle parole, che non hanno mai un solo significato. C'è il significato più appropriato, che è quello dei filosofi. Poi vengono i ragionieri. Ma l'elenco non finisce qui. Infatti vi è compreso anche il ragionare degli occhi femminili. Questo è un ragionare enigmatico, intrigante (che bello!),delizioso, da batticuore o... da colpo di pistola. Dipende. Lasciamo stare le catastrofi. Pensiamo piuttosto che ognuno di noi è sempre (o quasi) risultato di un'occhiata "ragionante"
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Quando Dio creò
trasse dal suo cuore
manciate di brillanti
e li fissò
uno a uno
nella cupola di cobalto
e la chiamò volta stellata.
A ogni stella diede un nome,
a ognuna ordinò di splendere.
Le donne della terra
le fissarono con desiderio...
E le stelle benigne
donarono ai loro occhi
strali d'amore.
1995
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In palestra, durante la nostra ora, ci sono solo io, maschile, tra una ventina di donne, tutte belle, ma dalla bellezza (diciamo) un po' sfiorita.
Inutile dirlo, Donatella è la nostra ...guida più che istruttrice. Pur essendo una ragazzina (all'apparenza), conosce le ambasce delle persone di una certa età.
La ginnastica, anche se è "dolce" è però faticosa. Ma Donatella possiede il garbo di non far avvertire la fatica ai suoi "alunni".
Perché lei ha disposizione naturale all'allegria. Forse è un dono della sua famiglia. Infatti di cognome fa "Allegrucci".
E poi: è così brava, così bella e si chiama...
Donatella...
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A MAGGIO
Ascolta
il sussurro dell'ape
sul petalo della rosa
che fiorisce per te oggi,Donata.
Ti reca sospiri e palpiti,
anelanti speranze
di ritrovato vigore
di quelli che cedono
ai tuoi cenni,
incuranti di spasimi
perché beati
della tua esplodente
felicità di vivere.
Maggio 2007
A NATALE
Abbiamo comprato
un cesto di dolcezze
per ristorare
le tue labbra stanche.
Abbiamo tratto
dai nostri cuori
una delizia senza prezzo
per il tuo cuore dolce,
un augurio, una preghiera:
Rinnovi in te
le gioie del vero amore
l’autore dell’Amore!
E in suo nome ti diciamo:
Buon Natale!
Natale 2007
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Volano i giorni.
I fiori del mio giardino
Già in boccio ieri
Oggi schiudono le corolle ridenti
Avide di sole.
La loro estate sorride alla vita.
Riempirò le mie giornate
Dei loro colori.
In fretta.
Prima che l'autunno
Rattristi la mia estate.
Nonno Gennaro (sett.2009)
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