Pagina aggiornata il 26 novembre 2008
 
 
                                                     
                        
 
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Sono nato il 3 novembre del 1924 a Castellammare di Stabia in provincia di Napoli. 
Dopo le elementari, la mia avventura scolastica ha inizio nella Scuola Secondaria di Avviamento Professionale a tipo commerciale G.Bonito. 
Nel giugno del 1939 terminai l'Avviamento Commerciale. Che fare?  
Per regola, poiché ero "avviato" al lavoro, avrei dovuto trovarmene uno.  
Ma sembrava destinato che io dovessi seguire puntualmente le strade di due miei cugini. Poichè uno di questi frequentava con grande profitto l'Istituto industriale A.Volta di Napoli, mi orientai anch'io per il glorioso e inaccessibile  Istituto, che era articolato in modo da dover prima frequentare un corso propedeutico, il Preparatorio, a numero chiuso, per poter poi accedere a uno dei quattro corsi: elettricisti, meccanici, chimici, edili.  
Giunsi tardi per l'iscrizione al Preparatorio. Fui costretto a imboccare una via traversa: m'iscrissi alla Scuola Tecnica Industriale "Casanova". No, non "quello...".  
Dall'ottobre del 1939 al giugno del 1941 fui assiduo pendolare delle Ferrovie dello Stato.   
La Scuola era seria e bene organizzata, perché ben diretta dal Direttore "Baffo di ferro". Alto, robusto, dal pelo rosso, egli aveva sempre ragione, come il Duce. Noi invece avevamo sempre torto  
Dal Casanova fui "licenziato" col diplomino di Meccanico specializzato. Nei due anni di frequenza avevo appreso una manualità che soddisfaceva il mio senso pratico e mi forniva i mezzi per bastare, poi, a me stesso e alle esigenza della mia famiglia, risolvendo i mille problemi quotidiani legati alla gestione e alla manutenzione della casa. E ditemi se è poco, considerato il costo dell'opera di fabbri, meccanici, elettricisti, muratori e via dicendo.  
L'A.Volta mi attendeva.  Mi preparai per l'esame di ammissione al secondo corso per Periti Capotecnici Chimici. 
Fiaccamente iniziai al Volta l'anno scolastico 1941-42.  
In prossimità del diploma, avvenne una svolta nella mia vita. Durante i viaggi giornalieri in treno, capitava spesso di assistere a conversazioni tra studenti universitari provenienti dai licei classici. In quelle occasioni balzava evidente la differenza, dal punto di vista della formazione umanistica, tra gl'istituti tecnici e i licei. Iniziai a maturare la convinzione che il mio itinerario doveva cambiare.  
Conseguito con soddisfazione il diploma di Perito chimico industriale, cominciai a studiare latino e greco con l'aiuto di un amico.  
Nel settembre del 1944 sostenni gli esami di ammissione al Liceo classico abbinato al corso triennale di Filosofia nel Seminario Regionale di Salerno.  
Per tre anni vissi intensamente il periodo più proficuo e significativo della mia vita. 
Sarebbe emozionante soffermarmi... Solo mi piace immaginare qualche compagno di allora, un po' più giovane, navigatore del Web, che si trovi a leggere queste note: Michele Intiso, Emanuele Laconca, Massimino Dàttoli,Cafuoco,Collaro,Caso,Abate. Bé! Se ci siete...Battete qualche...tasto.  
Ottenuta la  maturità classica, mi raggiunse la cartolina precetto. Allievo ufficiale a Lecce e poi alla Cecchignola in Roma, dove trascorsi il periodo di sei mesi di prima nomina come ufficiale del Genio collegamenti, in quanto Perito industriale. 
Nel frattempo m'iscrissi all'Università. In Giurisprudenza. Una laurea dai mille sbocchi, specialmente nel 1948. Possedendo una preparazione in Filosofia, sarebbe stato più opportuno un altro Corso. Ma la Vita ha una sua logica, fatta di situazioni determinanti, nelle quali si è "obbligati" a fare delle scelte. Insomma, avevo bisogno urgente di un lavoro 
Avuto sentore della prossima pubblicazione di un concorso per insegnanti elementari, mi presentai come privatista agli esami per l'Abilitazione magistrale. 
Dopo poco il concorso fu bandito: 18.000 posti. Che manna! 
Nel 1951 diventai maestro con 31.000 lire al mese. Una bella boccata d'aria. 
Nel 1954 mi laureai con una tesi in Scienze delle Finanze. 
Un giorno incontro un amico che mi prospetta la possibilità di guadagnare meglio, partecipando a un concorso nelle Dogane. Tanti soldi, oh, tanti soldi! 
Divenuto Ispettore di Dogana, fui sbattuto a Trieste. La bella e cara Trieste, da qualche anno tornata all'Italia.  
Dalla libertà dell'insegnamento ai...lavori forzati della Dogana! Tra i rimpianti mi coccolai un solo pensiero dominante: tornare a scuola. 
Tralascio i dettagli: non sto mica scrivendo la mia biografia. Eeh! 
Con impegno e sacrifici, dopo aver superato il relativo concorso, nel 1971 ritornai a scuola felice, come professore di Filosofia nel Liceo di Gaeta. Finalmente! Una bella odissea. No? 
Ah, dimenticavo. La mia attività di fondo. L'amore che mi ha sorretto e mi ha fatto apprezzare la Vita è stata la Pittura. Questo Amore mi ha donato i momenti più belli della mia esistenza. Ho sempre dipinto per me, per il mio piacere. Sono stato sempre restìo a vendere i miei quadri. Il mio venerato amico, pittore Vincenzo D'Angelo,sosteneva che il vero pittore è e deve rimanere un "dilettante".